Una Fetta Di Paradiso: L’Amore per la Tradizione: Il Parrozzo

mercoledì 30 maggio 2012

L’Amore per la Tradizione: Il Parrozzo


Dopo il trasloco dei miei ho potuto finalmente mettere mano ad un tesoro a cui ambivo da quando ero piccola. Un tesoro che era sempre troppo in alto per le mie manine e troppo lontano per la mia voglia di scoprire, quasi incomprensibile per i primi anni di vita, ma poi divenuto una sorta di scatola cinese al cui interno c’erano meraviglie su meraviglie. Ogni volta che ne entravo in possesso, dimenticavo dov’ero e mi concentravo solo sulle immagini e su quelle parole da cui mia madre estraeva segreti a me taciuti fino ad allora, segreti che si tramandano di madre in figlia del tipo, segreti a cui ora ho potuto avere accesso.
Il tesoro di cui parlo è un ricettario del 1979 (avevo due anni) di tale Stella Donati 1^ edizione dal titolo “IL Grande Manuale della Cucina Regionale” , in effetti la copertina ha una patina gialla sopra e al tatto è un po’ ruvida, chissà quante volte è stato preso, consultato e riposto da mia madre, nelle sue innumerevoli cucine e preparazioni.

Ho fatto un giro sul web e con mia sorpresa è un testo che si trova ancora, ovviamente in altre edizioni, anche se la copertina è rimasta quella (senza patina J!).

Il bello di questo ricettario è che all’apertura c’è una dettagliata introduzione che spiega come il testo sia stato adattato alle varie ricette regionali, l’autrice spiega che ha voluto suddividere il libro per regioni italiane, presentando prima le ricette basi, poi nel dettaglio dall’antipasto al dessert tutto ciò che di più buono ci sia nel nostro bel Paese, non tralasciando nulla al caso, ma dettagliando anche l’aspetto enologico.

Come inizia una regione c’è un’immagine disegnata dell’abito tradizionale regionale e già lì andavo in brodo di giuggiole J, inoltre su alcune ricette, ho notato quelle più conosciute, ci sono le immagini fotografate dell’aspetto finale della stessa.

Nella mia regione, allora ancora unita al Molise, c’è questa bellissima donna in abito tradizionale che è proprio come la ricordavo da bambina, ve la mostro:
Ma con mio rammarico ho ritrovato solo due dei dessert che mangiavo da piccola e a cui agogno da adulta L, i cosiddetti “Nocci attorrati” e la “cassata sulmonese”.


In merito a quanto detto sin d’ora, essendo io molto attaccata alle mie origini, vi inserisco una ricetta di un dolce tipico della mia Terra, che qualcuno di voi probabilmente conoscerà e chi non lo avrà mai sentito nominare, sarà felice di poterlo avere nel suo ricettario perché è una ricetta che merita, anch’essa tramandata di famiglia in famiglia, ovviamente una versione delle innumerevoli che si trovano tra provincia e provincia, paesello e paesello.
Il Parrozzo:
Ingredienti:
6 uova il più fresche possibili
200 gr zucchero
150 gr mandorle tritate
10 gr mandorle amare (sempre tritate)
150 gr semolino (ho usato semola grano dura)
1 limone bio succo e scorza
Procedimento:
Facciamo lo zabaione montato spumoso con tuorli e zucchero. Mettiamo il limone, succo e scorza. Amalgamiamo per benino, poi aggiungiamo le mandorle tritate di entrambe i tipi. Montiamo a neve gli albumi e aggiungiamo al composto dal basso verso l'alto. Aggiungiamo il semolino, sempre con calma e stesso movimento. Imburriamo stampo e inforniamo a 180° per 40'/45'.

                                   
Con questa ricetta partecipo alla Raccolta Ricette dell'Abruzzo del blog di In Cucina Da Eva




4 commenti:

  1. Che buona!! Bello mettere le mani sui ricettari ricercati... le ricette di una volta sono sempre un bel mangiare!!

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    1. essì.....e poi io che leggo sempre!!!!una tragedia!ah ah ah

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  2. ma che bello! voglio comprare anche io questo libro! mi sono tornati tanti ricordi in mente! inserita la ricetta! ciao da In cucina da Eva!

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    1. ciao Eva son contenta che ti sia piaciuta io lo adoro!!!!libro e parrozzo!

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